mercoledì 22 aprile 2009

Cos'è l'intelligenza?

Cos'è che determina l'intelligenza di una persona? Cos'è che permette ad un individuo di essere annoverato nella schiera degli intelligenti o degli stupidi?
Mi sento in dovere di scrivere un post che affronti questi interrogativi, dopo una discussione che mi è capitato di affrontare con una mia carissima amica.
Dopo la notizia che un nostro amico si è laureato con il massimo dei voti, 110 e lode!, ella mi chiama e tra le lacrime, in preda alla rabbia, all'invidia e alla demoralizzazione, dà sfogo a tutta la sua insicurezza, accusando se stessa di essere una stupida ed un'inetta per essere indietro con gli studi, non essersi ancora laureta e non avere la media del 30.
Cercando un modo per tranquillizzarla e tirarla su di morale, continuando a sentirmi ripetere le sue stupide convinzioni di non essere intelligente o all'altezza, la mia pazienza ha perso il controllo e mi sono leggermente alterata: non posso assolutamente accettare l'idea che l'intelligenza di una persona possa basarsi esclusivamente su un voto che le venga dato ad un'interrogazione o ad un esame, oppure su un titolo di laura, che, a mio avviso, è solo qualcosa di formale e che per nulla è indice della cultura, dell'apertura mentale e della capacità di ragionamento.
Queste tre caratteristiche per me sono i requisiti fondamentali affinchè una persona possa defirnisi "intelligente".
Purtroppo mi rendo conto di come durante tutto il percorso scolastico tutti noi veniamo profondamente condizionati che il voto che ci viene dato quando un professore ci esamina sia la cosa più importante, condizionati che quel numerino sia indice della nostra intelligenza e della nostra capacità di raggiungere un obiettivo nella vita. Eppure l'esperienza mi ha insegnato che un 9 preso ad una interrogazione non significa proprio un cazzo: avevo compagne al liceo che prendevano voti alti a compiti od interogazioni perchè erano in grado di imparare a memoria quasi tutto il libro, passata però qualche settimana già avevano dimenticato tutto quello che avevano studiato. Quello che dovrebbe essere insegnato è che è completamente privo di significato studiare qualcosa solo per un numero, vana gloria personale; ciò che viene studiato a scuola non è qualcosa fine a se stessa, ma un bagaglio che deve essere conservato e portato dietro, che permette di ampliare il nostro punto di vista e migliorare la nostra capacità di ragionamento.
Allo stesso modo non credo che basti un titolo di laurea perchè una persona possa considerarsi intelligente. Mi è capitato più e più volte di incontrare persone con una laurea, un avvocato un medico o un ingegnere, ma che fossero di una ignoranza incredibile, avessero una mente ristretta e non vedessero aldilà del loro naso; allo stesso modo ne ho conosciute altre che, per quanto prive di un titolo di studio, fossero mosse da un profondo desiderio di leggere, conoscere, informarsi e avessero un bagaglio di conoscenze veramente vasto.

Spero di aver esposto in maniera non troppo confuzionaria il mio pensiero, in qual caso me ne scuso...

Ossequi...

5 commenti:

  1. L'intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire subito il modo di trarne profitto. (Bertolt Brecht)

    Secondo me è questa l'intelligenza... solo che Bertolt l'ha espresso meglio di come saprei fare io!

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  2. Sono totalmente d'accordo.
    Fra i voti scolastici e la reale capacità di concludere qualcosa nella vita, la fantasia e la creatività c'è una relazione molto blanda.
    Col voto si dice di misurare una cosa ma in realtà se ne misurano molte altre.

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  3. concordo pienamente. non vale la pena di arrabbiarsi o sentirsi frustata per certe cose come i voti dati da un prof, dall'elementari all' università...sono assolutamente relativi e spesso non c'entrano nulla con la praticità della vita o con la persona in questione...si ritorna sempre al solito discorso, non è questa la " scuola", né la "formazione". purtroppo i voti sono spesso ostacoli o facilitazioni (a seconda dei casi ;-)) per il futuro, magari per una specialistica, o altro...ma non per la vita!
    Almeno fossero numeri che stabilissero davvero la conoscenza (anche solo a memoria!) di un libro, ma nemmeno quello!Molte volte un esame si basa semplicemente solo dal prof in questione, o dal suo umore, o dal tuo o da mille circostanze!
    L'intelligenza è altra cosa!

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  4. C'è anche da dire che arrivare a 25 anni o simili ancora convinti che la propria intelligenza sia dimostrata dalla media dei voti non è sintomo di intelligenza...

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  5. @ etacademy: AHAHAHAHAAHAHAHAAHAHAHAH!!! Grandissimo!!!

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