martedì 14 aprile 2009

Assignment 3: "Coltivare le connessioni"

" Colui che apprende è un uomo che coltiva con amore e pazienza il proprio
giardino delle connessioni. "


Su Google ho digitato "Personal learning environment", cercando di trovare una definizione che mi spiegasse in cosa consista tale suddetto "ambiente".
Dal Glossario Form@re ho ricavato la seguente:

" L'idea di Personal Learning Environment (PLE) è emersa recentemente nel dibattito sugli ambienti di apprendimento in rete, come ricerca di un nuovo modo di pensare l'e-learning, non più soltanto come formazione a distanza gestita da istituzioni (apprendimento formale) ma come ambiente gestito dall'individuo, nel quale far confluire anche elementi di apprendimento informale, provenienti da siti web, blog, servizi di social networking e di condivisione di informazioni. Il PLE è considerato generalmente più un "concetto" che un vero e proprio sistema tecnologico, potendo essere interpretato come un insieme di servizi Web pubblici connessi tra loro. Per altri, al contrario, un PLE può essere anche un vero e proprio strumento software, inteso come un "centro operativo personale", in grado di interfacciarsi con i diversi servizi web, anche istituzionali, che concorrono alle necessità ed ai bisogni di apprendimento del singolo. "

Purtroppo sono costretta ad ammettere che il mio giardino di connessioni è completamente inesistente o quasi. Così non sarebbe, se solo fossi più ardita nello scrivere sul blog o nel commentare i post dei miei colleghi. E devo ancora comprendere le ragioni di questo mio blocco. Mi sento come un nodo inattivo di quella rete di connessioni di cui il professore ha parlato; la mia vita on-line non esiste, salvo che in rari casi, quando necessità incombenti mi spingono a fare uso del computer; nel mio caso si dovrebbe piuttosto parlare di vita off-line.
E dire che di connessioni coltivate al di fuori della rete ne possiedo; in fondo anche i rapporti con le altre persone, la lettura di un libro o di un giornale, la discussione con un amico su un film appena visto al cinema costituiscono delle connessioni. Se ci rifletto, mi rendo conto che è qualcosa che già so fare; ma la difficoltà sta nell'applicare ciò al computer.
Probabilmente questo è legato al mio modo di vivere internet (non credo però di essere l'unica):
è come se internet fosse l'enciclopedia che ho in casa, da consultare al bisogno, rimanendo però sempre estranea da una collaborazione nelle definizioni dei termini che essa racchiude.
Mi rendo conto di avere un'idea distorta; il professore ha più volte sottolineato il fatto che la rete è qualcosa di vitale, a cui tutti possono partecipare, (o meglio dovrebbero?!) per garantire uno scambio di idee, opinioni, collaborazioni, aiuto...
Quello che posso augurarmi è che questo blog possa far sì che la mia mente si apra a questo modo di comunicare per essa nuovo e insolito, e non si riduca a mero svolgimento di un esame di informatica.
Spero di non essere andata troppo furi argomento.
Ossequi...

1 commento:

  1. l'elearning è un'ottima invenzione, soprattutto per chi, come me, è studente lavoratore...
    da quando mi sono iscritta all'università telematica unisu riesco a studiare e lavorare contemporanemaente ottenendo buoni risultati, prima mi era impossibile...

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